Cosa definisce il successo di un’azienda? Fino alla metà del secolo scorso il successo era determinato dalla buona riuscita di un prodotto, spesso coadiuvato dall’esito favorevole di una campagna pubblicitaria. La conquista di una fetta di mercato era determinata dal “rapporto di conseguenza”, quasi fosse sufficiente lanciare un nuovo prodotto o un’idea per poi valutarne a posteriori la reale incidenza sulla propria economia, riproporzionata in una scala territoriale più o meno ampia.
La sfida richiesta alle aziende del XXI secolo è completamente differente, il successo è un amalgama di fattori, condizioni e competenze che richiede una visione a tutto tondo, prospettiva non comune e non scontata. Per usare un termine del linguaggio digitale, possiamo dire che l’algoritmo che sancisce l’affermazione e l’ascesa di una azienda nel mercato italiano contemporaneo è tra i più complessi, richiede sia capacità di confronto oltre la mentalità nazionale sia una trasversalità di conoscenze che aumenta costantemente.
L’incontro con l’azienda Chemolli Fire, da questo punto di vista, è stata un’esperienza esemplare perché ci ha dato modo di studiare più da vicino questo misterioso algoritmo e confermare che un’azienda è forte nel mercato (italiano e mondiale) quando investe in egual misura tra competenza professionale tecnica -prodotto- e competenza professionale dei collaboratori -valorizzazione della risorsa umana-, in uno stile di leadership che ha unito l’essere visionario alla pluriennale esperienza di progettazione e realizzazione del prodotto.
Eros Chemolli, CEO dell’azienda, si presenta come nipote di un fabbro e figlio di un serramentista tagliafuoco; dopo il diploma di maturità, ha saputo entrare nell’impresa di famiglia accogliendo l’esperienza di chi l’aveva fondata e sviluppando le competenze che il nuovo mondo del lavoro aveva iniziato a chiedere. Così, quei primi progetti, che lo hanno visto impegnato nella certificazione di una cinquantina di chiusure di vario genere -in legno, vetro e metallo; fisse, apribili, battenti e scorrevoli-, lo hanno condotto a ottenere nel 2013 la procura per l’Europa di un primario ente di certificazione della Federazione Russa.
Il percorso di Chemolli procede in due strade parallele, da una parte continuare a implementare conoscenze tecniche e dall’altra segue l’intuizione di sviluppare una rete di relazioni ed esperienze dirette con primari enti di certificazione mondiali; in questa rapida crescita dell’azienda, la qualità che riconosciamo nel titolare, e che respiriamo in azienda, è l’investimento nel capitale umano [fu, non a caso, il premio Nobel per l’economia T. Schultz a coniare il termine]: la consapevolezza che il capitale aziendale si misura in egual moneta tra prodotto e collaboratori.
Se visitate il sito troverete che ampio spazio è dedicato a tutte le persone che hanno un ruolo chiave nel processo d’impresa. Riconoscere le competenze e le attitudini dei propri dipendenti, favorirne la formazione e definire l’area di azione denota una struttura organizzativa efficace e funzionale.
Lo staff aziendale condivide con la leadership un principio fondamentale che si basa su questo assunto: ascoltare le esigenze del cliente e condividerne l’obiettivo; ciò rende unico ogni progetto, lo fa diventare una sfida che parte dall’esperienza e ha lo scopo di raggiungere un nuovo traguardo. Un esempio? Produrre in Italia, testare in Spagna e ottenere certificazioni americane ed europee: stiamo parlando di certificazioni per porte tagliafuoco, regolamentate da normative diverse per ogni Paese, che richiedono il superamento di adeguati test e la produzione di differenti documentazioni.
In un articolo di prossima pubblicazione verrà raccontata l’esperienza-collaborazione con il nuovo cliente Barausse, azienda produttrice di porte per interni, da cui abbiamo tratto questo esempio: “Organizziamo e gestiamo il prelievo dei campioni, il sampling, sia per rispettare le modalità di testing e certificazione UL, che per addivenire ai requisiti della EN16034, lo standard di prodotto per le chiusure resistenti al fuoco ed ai fumi. […] Il sampling avviene con la presenza di ispettori che controllano i parametri e la linea di produzione, i materiali, gli accessori dichiarati e li confrontano con quanto riportato nei progetti, contrassegnando la merce che poi verrà inviata in laboratorio per le prove.”
Seguiranno poi la produzione dei campioni, il montaggio, le prove, i report e le certificazioni. È necessario mantenere un’alta professionalità in tutte queste fasi e ciò è possibile solo grazie alla competenza e alla bravura del team che Eros Chemolli ha saputo creare. Per questo riteniamo che egli sia un leader visionario a tutto tondo: nel proseguire l’attività imprenditoriale iniziata dal padre, portandola a una specializzazione riconosciuta a livello internazionale, e nella scelta del suo stretto gruppo di lavoro.
Infine, lo scorso settembre, Chemolli Fire ha partecipato al convegno del SAFETY EXPO 2018 di Bergamo, manifestazione che unisce al suo interno la XIV edizione del Forum di Prevenzione Incendi e la VII edizione del Forum di Sicurezza sul Lavoro. La sua presenza a questo evento è stata una testimonianza in più sia dell’impegno condiviso con lo staff sia dell’aggiornamento formativo costante, oltre che l’esempio di best practice per le aziende del settore della prevenzione e sicurezza che operano nel mercato.