Il rischio fotobiologico da luce blu è tornato alla ribalta in questi ultimi anni a causa della massiccia diffusione di LED a luce bianca che per loro costruzione contengono un diodo LED semiconduttore che emette proprio radiazioni in tale lunghezza d’onda. Il LED a emissione bianca è infatti costituito da un chip che emette nel blu (circa 450nm) più l’aggiunta di particolari fosfori che convertono una parte della luce blu in frequenze tipicamente sul giallo dando l’effetto complessivo bianco (generazione luce bianca dicromatica).
Il rischio fotobiologico da luce blu è però noto fin dal 1960 per le fotoretiniti provocate principalmente da esposizione intensa a luce blu di lavoratori utilizzanti saldatori ad arco (spettro di emissione in Fig. 4) e persone che osservavano l’eclisse di sole senza protezioni oculari (Fig. 5). Ricordiamo peraltro che la Luce blu è prodotta anche da sorgenti tradizionali di illuminazione artificiale come le lampade a scarica a ioduri metallici (MH) e non solo dai LED.
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