Excel non morirà mai, lunga vita ad Excel!

Perché Excel da 40 anni domina il mercato dei fogli di calcolo

Excel storia di un successo

Se amate Excel, o anche se lo odiate, la storia di questo software che da 40 anni domina il mercato è affascinante.

Steve Jobs deve ringraziare Microsoft Excel e Microsoft Excel deve ringraziare Apple. Il software per i fogli di calcolo è stata la prima killer app per Mac e PC di casa e l’interfaccia grafica del Mac ha contribuito a portare i fogli di calcolo alle masse. I due hanno favorito la crescita reciproca.

La guerra dei fogli di calcolo

Excel non è stato il primo foglio di calcolo digitale. Quando lo studente Dan Bricklin ha dovuto decidere se crearsi a mano un foglio di calcolo per un suo studio o rassegnarsi a utilizzare quello esistente sul mainframe della scuola, lui, come tanti imprenditori, ha capito che doveva esserci un modo migliore.

Fu così che lanciò VisiCalc, una “calcolatrice visibile”, nel 1978. Computer Associates lo seguì due anni dopo, nel 1980, con SuperCalc.

Nello stesso anno, Mitch Kapor cominciò a lavorare come product manager su VisiCalc. Nel 1982, Kapor lasciò l’azienda per costruire un prodotto, ancora senza nome, che combinasse il foglio di calcolo con la grafica, e in qualche modo convinse la società di VisiCalc, la Personal Software, a escludere questo suo progetto dall’accordo di non concorrenza che dovette firmare con le sue dimissioni. “Non sono sicuro del motivo per cui accettarono”, ha scritto Kapor in una e-mail, “forse sentivano che mi mancava la credibilità per realizzare qualcosa di così ambizioso. Se fu così, mi hanno sottovalutato”.

Kapor fondò Lotus nel 1982 e lanciò il leggendario software di fogli di calcolo 1-2-3 nel 1983 (qualcuno di voi sopra i 50 lo ricorderà 😉). Nel suo primo anno di attività, Lotus realizzò 53 milioni di dollari di entrate. L’anno successivo, triplicò le entrate 156 milioni.

Lo stesso anno in cui Kapor fondò Lotus, Bill Gates e il team Microsoft rilasciarono il loro primo software per fogli di calcolo: Multiplan. Oltre che per aver introdotto l’utilizzo dell’indirizzamento R1C1 (riga poi colonna) e per essere eseguibile su oltre 50 computer diversi, non fu certo un software memorabile. Lotus 1-2-3 vinse facilmente la concorrenza di Multiplan e allora Microsoft tornò a studiare una nuova soluzione per un foglio di calcolo con “Project Odyssey”. Le intenzioni di Odyssey erano di diventare un foglio di calcolo migliore di Lotus 1-2-3 su PC, ma durante lo sviluppo accaddero due cose importanti che avrebbero catapultato il progetto verso un vantaggio che detiene ancora oggi, 36 anni dopo.

la storia di Excel

Le 2 scelte che portarono Excel al successo planetario

Secondo Jeff Raikes, product manager di Mutiplan e l’uomo dietro Office, “un brillante programmatore di nome Doug Klunder comprese come eseguire l’algoritmo di calcolo in due dimensioni contemporaneamente in modo da poter ricalcolare le celle più velocemente di Lotus 1-2-3″. L’innovazione di Klunder significava, in pratica, che invece di dover ricalcolare tutte le celle ogni volta che una di queste cambiava, Odyssey ricalcolava solo le cellule modificate. Ciò diede al nuovo software Microsoft un enorme vantaggio in termini di velocità e prestazioni rispetto a 1-2-3, e ha creato l’esperienza magica con cui ogni utente di Excel ha familiarità: alla modifica di una cella tutto il foglio di lavoro si aggiorna immediatamente.

La seconda scelta vincente fu che Gates e Raikes decisero che il loro software doveva avere una interfaccia grafica, quindi a metà progetto decisero di abbandonare l’idea di fare il software per PC, che era ancora gestito a riga di comando (MS-DOS), e decisero di progettarlo esclusivamente per Mac.

Jon Devaan, che ha lavorato a Odyssey, ha riconosciuto l’enorme importanza che ebbe la scelta della macchina di Jobs: “Questa era davvero la cosa importante all’epoca, portare il software dalla modalità “studiosi PhD” in qualcosa che una persona media potesse usare”.

Con queste due scelte strategiche, Microsoft lanciò Excel nel 1985 esclusivamente su Macintosh. E fu proprio la decisione contro-intuitiva di lanciare il software sul computer del suo concorrente Apple, mentre Lotus 1-2-3 era limitato al “rozzo” MS-DOS, che portò Excel al successo popolare. Excel divenne rapidamente il programma di fogli di calcolo più popolare sul Mac, e poi il più popolare sul primo sistema operativo grafico di Microsoft, Windows. Esso ha successivamente cavalcato la crescita di Windows fino a diventare il software per fogli di calcolo più popolare al mondo per fatturato (nel 1991) e unità spedite (nel 1992).

E dopo quasi 40 anni le cose non sono cambiate. Anche se è difficile valutare oggi la quota di mercato dei fogli di calcolo, poiché Excel viene fornito in bundle con Office e Google Sheets viene fornito con GSuite, Excel detiene una posizione dominante (~ 80%) secondo la maggior parte delle stime, con un quasi monopolio per casi d’uso più intensivi come la modellazione finanziaria.

Dopo 36 anni, è difficile immaginare un mondo senza Excel. È probabilmente l’applicazione che causerebbe il maggior danno se domani fosse cancellata dalla faccia della terra. Molte delle più grandi aziende e istituzioni finanziarie del mondo si affidano ai modelli Excel per gestire le loro attività e oggi Excel non è solo un software per fogli di calcolo, è un linguaggio.

Excel è un linguaggio

Excel è il linguaggio di programmazione più popolare al mondo e la maggior parte delle persone che programmano in Excel non si rendono nemmeno conto che stanno, in effetti, programmando. Ci sono circa 1,2 miliardi di persone che usano Microsoft Office e, sebbene sia difficile sapere esattamente quante persone usano Excel regolarmente, le stime dicono 750 milioni di utenti. In confronto, a partire dal 2018, c’erano solo 10,7 milioni di sviluppatori Javascript e 7 milioni di sviluppatori Python.

Python e Javascript, i due linguaggi di programmazione più popolari dopo Excel, sono entrambi Turing completi; cioè, detto in maniera banale, possono essere utilizzati per eseguire qualsiasi tipo di calcolo. Excel, d’altra parte, non era Turing completo fino a poco tempo fa. In termini pratici, ciò significa che Excel non potrebbe essere utilizzato come sostituto di un “vero” linguaggio di programmazione per molti tipi di problemi computazionali, non importa quanto intelligenti possano essere i trucchi che un utente esperto potrebbe utilizzare.

Anche se Excel non è così potente come i linguaggi utilizzati dagli sviluppatori professionisti, e anche se la maggior parte dei suoi utenti non si considera programmatore di mestiere, è difficile sostenere che lavorare in Excel non sia programmazione. Quando si inseriscono le formule nelle celle in Excel, si lavora con un tipo di linguaggio funzionale. Excel è funzionale in quanto le sue formule (o funzioni) generano lo stesso esatto output, dato lo stesso input, indipendentemente da cos’altro sta accadendo nel foglio di calcolo o nella cartella di lavoro. È inoltre possibile concatenare le funzioni, passando l’output di una funzione come input di un’altra, consentendo un numero enorme di potenziali pipeline computazionali. Ogni volta che Excel aggiunge una funzione, la potenza e la flessibilità di Excel vengono moltiplicate, poiché la nuova funzione può essere concatenata a un gran numero di funzioni esistenti.

Quindi, se lavorare in Excel è programmazione, perché risulta molto più accessibile di altri linguaggi?

I vantaggi di Excel come linguaggio di programmazione

Excel è dichiarativo. Excel è dichiarativo in quanto si definisce ciò che si desidera digitando una formula, senza doversi preoccupare di come eseguire i calcoli dettagliati. Posso calcolare il tasso di rendimento interno (IRR) su un investimento senza bisogno di conoscere la formula, per non parlare di come programmarlo. Sarà sufficiente scrivere = IRR (C4: G4) e voilà!

La maggior parte dei linguaggi convenzionali sono invece di più basso livello, il che significa che il programmatore deve definire formalmente i calcoli che una formula o una funzione deve eseguire. Non solo =(IRR…), nemmeno solo la formula completa, ma fai questo, poi questo e poi questo. A seconda di come vengono implementati questi calcoli, ci possono essere enormi conseguenze per le prestazioni, l’accuratezza e la stabilità – un grande onere posto direttamente sulle spalle dello sviluppatore.

Operando invece ad un livello molto alto di astrazione, un utente di Excel non deve avere a che fare con i dettagli di sintassi e procedurali che sono intimidatori e solitamente poco interessanti per la maggior parte delle persone. Invece, nel prodotto Microsoft i dettagli sono stati affrontati a priori dai suoi programmatori e l’utente deve solo scegliere la funzione giusta da utilizzare.

Inerzia del modello mentale

Jakob Nielson, l’iconico designer di User Experience, definisce un modello mentale come “ciò che l’utente crede sul sistema in questione”. Egli ritiene che i modelli mentali si basino sulla credenza, non sui fatti, e che ogni utente ha il proprio modello mentale. I modelli mentali sono anche suscettibili di inerzia. “C’è una grande inerzia nei modelli mentali degli utenti: gli utenti tendono ad attaccarsi alle cose che conoscono bene, anche quando non sono utili. Questo da solo è sicuramente un argomento per essere conservatori e non inventare nuovi stili di interazione”.

Excel sfrutta un modello mentale che è stato profondamente radicato nella nostra cultura per decenni: una griglia bidimensionale che utilizza la notazione A1. Assegnando righe con numeri e colonne con lettere, un utente può identificare una singola cella in una grande griglia 2D senza confusione o ambiguità. Attenendosi allo stesso modello concettuale che è stato in uso almeno dal 1979, le persone possono capire come Excel organizza i dati senza imparare nulla di nuovo.

La persistenza di questo modello a griglia ha portato anche altre applicazioni al di fuori di Excel ad adottare lo stesso modello o almeno un modello simile, che a sua volta rafforza l’ubiquità di tale modello mentale, rendendolo un dispositivo permanente della nostra coscienza collettiva. Se una griglia 2D sia ottimale per molti domini applicativi è oggetto di accesi dibattiti tra gli ingegneri, ma è quasi irrilevante al di fuori dei circoli tecnici data la sua inerzia tra la stragrande maggioranza dei potenziali utenti.

Reattività di Excel

Uno degli aspetti più magici di Excel è la sua reattività. Quando si modifica un input in una formula, qualsiasi output che dipende da tale input viene aggiornato automaticamente. Poiché Excel è stato con noi per così tanto tempo, diamo questa proprietà per scontata. Ma la maggior parte dei linguaggi di programmazione convenzionali non sono affatto così: quando un input viene modificato, ogni passaggio che dipende da quell’input deve essere deliberatamente rieseseguito affinché l’output rifletta il cambiamento.

Essendo reattivo, Excel consente una sorta di interattività giocosa. È possibile giocare con diversi input e vedere gli effetti sulla cartella di lavoro, simulando diversi scenari ipotetici. Oltre che a ottenere una interattività decisamente coinvolgente, la reattività rende facile ottenere feedback molto veloci, e più velocemente un sistema fornisce feedback, più facile è capire come funziona quel sistema. Excel è progettato per ottimizzare la velocità con cui i suoi utenti sviluppano abilità nel suo funzionamento.

L’acquisizione di competenze richiede un ambiente regolare, un’adeguata opportunità di praticare e un feedback rapido e inequivocabile sulla correttezza dei pensieri e delle azioni. – Daniel Kahneman, Thinking, Fast and Slow.

Per sua natura Full Stack

Gli utenti di Excel non sono solo inconsapevolmente programmatori, sono anche inconsapevolmente programmatori full stack. Una cartella di lavoro di Excel può essere un software end-to-end completamente autonomo. Un foglio potrebbe contenere un database, un altro foglio potrebbe contenere un set di formule per trasformare il foglio con il database (back-end) e un altro foglio potrebbe essere una sorta di interfaccia utente (front-end). Il foglio dell’interfaccia utente potrebbe offrire all’utente finale controlli per manipolare gli input, presentando anche dati di riepilogo e grafici degli output finali.

Un’altra magia di Excel è la possibilità di ispezionare e aggiornare manualmente le voci di un database contenute in un foglio. Questa non è la norma con la maggior parte dei database, che in genere richiedono competenze di sviluppatore e autorizzazioni di un amministratore di database per l’aggiornamento.

Essendo naturalmente full stack, una singola persona può creare un modello complesso in Excel senza dover fare affidamento su un aiuto esterno. E per i compiti che non si prestano a una facile divisione di un lavoro, questa è una qualità essenziale. I banchieri d’investimento hanno a lungo sostenuto che la ragione per cui analisti e associati spendono da 80 a 100 ore alla settimana sui modelli finanziari (in Excel, ovviamente) è la mancanza di divisibilità del loro lavoro; spesso solo una persona ha tutte le informazioni necessarie per costruire il modello.

In conclusione

Excel combina la potenza di un linguaggio di programmazione, l’usabilità immediata di un software consumer e la progressione delle abilità di un videogioco con la flessibilità di adattarsi a casi d’uso quasi infiniti. Questa è una combinazione che quasi nessun altro software offre, ed è per questo che Excel è stato in grado di sopravvivere e prosperare mentre milioni di altre applicazioni sono nate e poi morte. E tutto lascia presagire che avremo a che fare con Excel per molti anni ancora a venire.

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