Nuovi investitori nelle nicchie del climate tech

Bill Clerico è stato un antesignano negli investimenti fintech, co-fondatore di WePay nel 2008. Nel 2017 egli vendette la società a JPMorgan e pochi anni dopo lasciò il colosso finanziario.

Oggi si ripresenta in un mercato molto diverso: la tecnologia applicata allo spegnimento degli incendi (wildfire tech). Dopo la vendita di WePay, Clerico ha vissuto nella contea di Mendocino, nel nord della California, un’area in cui gli incendi stanno diventando sempre più frequenti e pericolosi. Qui, si racconta che egli abbia spesso prestato servizio come vigile del fuoco volontario per saperne di più sulla prevenzione degli incendi e sulla sicurezza antincendio.

Dopo alcuni investimenti nel settore, Clerico ha deciso di raccogliere un fondo di 34 milioni di dollari per la sua nuova azienda, Convective Capital, concentrandosi in particolare sulle startup che propongono soluzione tecnologiche per lo spegnimento e prevenzione degli incendi.

“Mi sono reso conto che esiste davvero una grande opportunità di investire in startup tecnologiche che cercano di risolvere questo problema”, ha affermato. “Ho compreso quanto fosse grande il problema e anche quanto poco si fosse fatto dal punto di vista tecnologico”.

La sua nuova azienda investe in tre aree: gestione del paesaggio, in modo che le foreste siano più resistenti agli incendi estremi, protezione delle comunità e dei loro beni e tecnologie per interventi rapidi negli incendi.

Tra i suoi investimenti Rain, una società di droni che mira a isolare gli incendi entro 10 minuti, in modo da prevenire la loro diffusione su larga scala; Pano, una startup che attraverso l’intelligenza artificiale e una serie di telecamere poste sulle cime delle montagne mira a rilevare gli incendi in modo che possano essere contenuti più rapidamente; e Overstory, che utilizza l’intelligenza artificiale e le immagini satellitari per aiutare le autorità a gestire la vegetazione per prevenire gli incendi.

Foto: Convective Capital

Gli investimenti nella tecnologia climatica procedono individuando alcune nicchie. Questo perché il clima è una categoria molto ampia, che comprende tutto, dalla cattura del carbonio al software energetico intelligente. E ogni area può essere naturalmente molto diversa.

La tecnologia wildfire potrebbe sembrare troppo di nicchia per concentrare gli investimenti di una società di venture capital, ma essa, come osserva Clerico, copre in realtà una vasta gamma di hardware, software e diverse altre tecnologie. Questa di concentrare gli investimenti su una nicchia dell’ampio settore climatico, sembra una tendenza in crescita: anche se molte società di venture capital sono ancora caute dopo la debacle degli investimenti in tecnologie pulite degli anni passati, molte grandi aziende stanno aggiungendo almeno un partner nel settore clima e probabilmente ne aggiungeranno altri.

“Ho pensato che specializzarsi fosse il modo migliore e che possiamo essere davvero diversi e unici e scegliere un aspetto del clima in cui si crede davvero. Quindi stiamo procedendo molto selettivamente e in modo strategico”, ha detto Clerico. Agli altri investitori che ribattono a Clerico che questo settore è troppo di nicchia, egli ricorda il suo precedente successo. “Senza fare troppi paragoni, in realtà questo mi ricorda il fintech nel 2008. Quando stavo iniziando c’era questa strana nuova categoria, e molte VC non la capivano davvero. Anche allora ricevevo montagne di obiezioni: le banche sono altamente regolamentate, nessuno costruirà mai un’azienda tecnologica in quell’area, dicevano”.

Esiste già un certo numero di nuovi fondi nelle nicchie climatiche. Un altra VC specializzata nel clima, Burnt Island Ventures, gestito da Tom Ferguson, investe in startup idriche.

L’azienda, con un fondo di 30 milioni di dollari, si concentra sul rendere l’acqua più accessibile attraverso l’efficienza e il riutilizzo. Come Convective con gli incendi, l’acqua tende ad essere trascurata da altri investitori climatici che probabilmente non hanno competenza in questioni idriche. “L’acqua di solito viene giudicato un settore troppo difficile anche degli investitori climatici”, ha detto Ferguson.

Ferguson ha investito in aziende come Shower Stream, un sistema idrico intelligente per gli hotel per prevenire gli sprechi d’acqua; ZwitterCo, che collabora con aziende industriali per filtrare attraverso membrane innovative la loro acqua senza processi chimicamente intensivi; e Cloud to Street, una società di monitoraggio per la prevenzione delle inondazioni.

C’è da aspettarsi che queste aziende di nicchia si moltiplicheranno, mentre le aziende più grandi cominceranno a sondare questi settori emergenti all’interno delle loro strategie di investimento nel clima.

Foto di Matt Palmer

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